PARTE 2

COME MAI ALLORA NON USIAMO LA CANAPA?

1. Come e perché la canapa è diventata illegale?
Domanda difficile! Per spiegare come mai la canapa, la pianta più utile conosciuta dal genere umano diventò illegale, bisogna capire le ragioni per cui marijuana, la droga, venne vietata. In effetti, è meglio risalire all'inizio del secolo e parlare di due altre droghe, l'oppio (il nonno dell'eroina) e la cocaina.
L'oppio, una droga molto pesante (ma relativamente innocua per gli standard moderni) era usata tempo fa dai Cinesi. Le ragioni per tale uso sono una storia a parte, basti ricordare che quando i Cinesi iniziarono ad immigrare negli Stati Uniti, portarono l'oppio con sé. I lavoratori cinesi usavano l'oppio per indurre uno stato di trance che li aiutava a compiere lavori noiosi e ripetitivi. Nello stesso tempo l'oppio rendeva insensibili al dolore e alla fatica. Usando l’oppio i cinesi erano in grado di lavorare ore e ore nelle fabbriche della Rivoluzione Industriale.
Durante questo periodo non si parlava nemmeno di salari equi, e l'unico modo per un operaio di guadagnare abbastanza da vivere era di lavorare più ore possibili. Dato che erano dei lavoratori tanto infaticabili, i cinesi si assicurarono molti lavori nel mondo estremamente competitivo dell'industria. Prima della Grande Depressione, quando milioni di posti di lavoro scomparvero da un giorno all'altro i lavoratori bianchi cominciarono a risentirsi di tale situazione e i cinesi iniziarono quindi ad essere odiati dai lavoratori bianchi.
Persino più di oggi, i bianchi americani avevano un grosso vantaggio politico sui cinesi: parlavano inglese e avevano parenti nel governo, così fu facile per loro escogitare un modo per costringere i cinesi a lasciare il paese (o quantomeno a far sì che non potessero farsi raggiungere dai familiari rimasti in Cina).Tale idea dipendeva dal provocare sentimenti razzisti, ed una delle cose più facili su cui appuntare l'attenzione era sull’uso straniero e misterioso dell’oppio.
Possiamo notare la stessa strategia con la cocaina, con la differenza che con essa erano i Negri Americani a costituirne il bersaglio. La cocaina non era particolarmente utile sul lavoro, ma la tattica contro gli immigrati cinesi (puntando sulla droga da loro utilizzata) era stata talmente un successo che venne usata di nuovo. Nel caso dei Neri, tuttavia, i sentimenti razzisti erano più profondi, e lo scopo principale della campagna di propaganda fu di controllare la comunità nera ed evitare che i neri riuscissero a fare successo. Apparvero articoli nei giornali che condannavano la cocaina per i crimini violenti commessi dai neri. I Neri Americani vennero descritti come dei selvaggi, dei veri animali quando erano sotto l'influenza della cocaina: si diceva che rendesse un nero forte quanto quattro o cinque poliziotti bianchi (vi suona familiare?).
Fomentando tali sentimenti razzisti, una potente congrega politica riuscì bandire prima l'oppio e poi la cocaina. Subito dopo venne la marijuana. Si sapeva già che i soldati Messicani che avevano combattuto l'America durante la Guerra Ispano-Americana la fumavano. Un generale messicano, Poncho Villa, era considerato con terrore per il comportamento delle sue truppe, particolarmente violento. Di loro si sapeva che erano forti fumatori di marijuana, come diceva la famosa canzone "la cucaracha" (la canzone parlava originariamente di un soldato messicano che si rifiutava di marciare fino a quando non gli si fosse data la sua razione di marijuana). Dopo che la guerra ebbe fine ed i Messicani iniziarono ad emigrare nel sud-est degli Stati Uniti, ci furono relativamente pochi problemi razziali. C’era abbondanza di lavoro sia in agricoltura che nell'industria ed i messicani erano desiderosi di lavorare anche per poco. Una volta iniziata la Depressione, però, ed il lavoro divenne raro, i messicani iniziarono ad essere un problema. Fu detto dai politici (desiderosi di accattivarsi il voto dei lavoratori bianchi) che i messicani erano responsabili per una violenta ondata di crimine. Le statistiche della polizia mostravano che ciò non era vero - in effetti i messicani coinvolti in crimini erano statisticamente di meno dei bianchi.
La marijuana, naturalmente, si prese la colpa per questi problemi fasulli di crimine e salute, e così molti di questi stati emanarono leggi contro l’uso della cannabis (negli Stati del Nord la marijuana era anche associata ai musicisti neri di jazz). E qui le cose iniziano a complicarsi. Mettiamo da parte, per il momento, tutto quello di cui abbiamo parlato finora perché ci sono alcune altre cose coinvolte in questa storia complicata. All'inizio della Grande Depressione, c'era un movimento molto popolare chiamato Proibizionismo, che fece diventare illegale gli alcolici. Questo fu causato principalmente da un etica religiosa puritana, lascito dei primi coloni europei.
Oggi abbiamo film e sceneggiati TV come "Gli Intoccabili" che ci mostrano come era la vita durante questo periodo. Dato che probabilmente l’alcool è la droga più utilizzata, la sua proibizione fece fiorire un vasto mercato nero in cui gli alcolici erano contrabbandati e venduti a prezzi altissimi. Il crimine sfuggì di mano mentre i criminali si combattevano l’un l’altro su chi poteva vendere gli alcolici e dove. Il crimine organizzato divenne un’istituzione americana, e i super alcolici, facili da contrabbandare, presero il posto della birra e del vino.
Per combattere quest’ondata di criminalità, venne istituito un grosso corpo di polizia. Il numero di poliziotti crebbe rapidamente fino alla fine del Proibizionismo quando il governo decise che il miglior modo di gestire la situazione era di porvi fine e lasciare che la popolazione potesse bere gli alcolici legalmente. Durante il Proibizionismo il governo americano aveva essenzialmente (e stupidamente) utilizzato il sostegno militare per togliere il controllo del giro di affari degli alcolici alle bande armate. Ancora oggi le bande controllano la vendita dei liquori in molte zone.
Dopo la fine del Proibizionismi gli Stati Uniti si ritrovarono con niente altro che una decade di sommovimento politico - e molti ufficiali di polizia disoccupati.
Durante il Proibizionismo essere ufficiale di polizia era una cosa molto piacevole - si prendeva un salario più che decente, rispetto, parziale immunità alla legge, e l’opportunità di prendere tangenti (se si era quel tipo di persona).Molti di questi ufficiali non si lasciarono scappare questo stile di vita. Incidentalmente, fu circa in questo periodo che l’Ufficio Federale per i Narcotici e le Droghe Pericolose fu ristrutturato, ed un uomo chiamato Harry J. Anslinger fu nominato suo direttore. (Anslinger venne nominato da un suo parente, Andrew Mellon, Segretario al Tesoro). Anslinger si batté senza posa per ottenere fondi in modo da reclutare una vasta forza di ufficiali per la Narcotici. Dopo essere andato in pensione, Anslinger una volta disse riflettendo che l’Ufficio per i Narcotici e le Droghe Pericolose era il posto dove i giovani uomini ricevevano la licenza per rubare e razziare.
L'Ufficio Federale per i Narcotici e le Droghe Pericolose fu l'organizzazione che precedette quella che oggi noi chiamiamo DEA, ed era incaricata di rafforzare la nuova legge federale contro eroina, oppio e cocaina. Una delle preoccupazioni principali di Anslinger come capo di tale ufficio era di ottenere una legge uniforme in tutti gli Stati Federali e nella Legislazione Federale stessa.
(Anslinger aveva anche una personale insofferenza per il Jazz e per tutti i musicisti jazz di colore. Li detestava a tal punto che passò anni a tenere le tracce di ognuno e sognava di arrestarli tutti in una gigantesca retata nazionale). Anslinger frequentava le riunioni di associazioni di genitori ed insegnanti, tenendo conferenze volte a spaventare sui pericoli relativi all’uso della marijuana, e questo periodo prese il nome di Pazzia della Sigaretta (il nome deriva dal titolo di un film prodotto da un gruppo di salute pubblica).

2. Va bene, ma che cosa ha a che fare tutto questo con la canapa?
Per farla breve, durante la prima decade di questo secolo, oppio venne reso illegale per respingere gli immigrati cinesi che avevano inondato il mercato del lavoro. La cocaina venne resa illegale per reprimere e controllare la comunità di colore. E la marijuana venne resa illegale per controllare i messicani nel sud-est del paese (e con loro anche i neri). Tutte queste leggi erano basate principalmente su razzismi, senza molto altro che le supportasse - si può facilmente notarlo leggendo i discorsi tenuti nelle varie legislature.. Sempre in questo periodo, la fine del Proibizionismo ci lasciò con una numerosa forza di ufficiali di polizia disoccupati, che cercavano lavoro nel rinforzo delle nuove leggi antidroga. Di conseguenza, questi stessi ufficiali avevano bisogno di convincere il Paese che il loro lavoro era importante. Lo fecero spaventando i genitori sul pericolo droga.
Tutto questo preparò il terreno per una legge passata nella Legislazione Federale che mise una tassa proibitiva sulla marijuana. Questo fu la goccia che stroncò definitivamente la coltivazione della canapa.
Prima della Legge del 1937 sulla tassa della marijuana, lo Stato del Kentucky era il centro di una discretamente vasta zona di coltivazione e lavorazione della canapa che produceva abiti e cordame per le navi. Il giro di affari avrebbe potuto essere maggiore, ma la canapa aveva un grosso svantaggio: la sua lavorazione richiedeva molta manodopera. Gli uomini dovevano rompere il fusto della pianta per separare la fibra dall’interno legnoso. Questo era fatto su un piccolo macchinario chiamato "rompi-mano", ed era un lavoro adatto ad Ercole. Non fu sino agli anni che tali macchinari per questa fase della lavorazione vennero rese ampiamente disponibili.
Oggi usiamo carta ottenuta tramite un processo chiamato "poltiglia chimica". Prima di questo, gli alberi erano lavorati da macchinari meccanici, che erano molto più costosi. Nello stesso periodo arrivarono i macchinari per spezzare la canapa e l’idea di usare la canapa per produrre carta e plastica venne proposta. La parte usata per questo di solito dopo aver tolto la fibra era gettata via.
Nuove ricerche mostrarono come poteva essere invece usata al posto del legno nei macchinari meccanici e che questo avrebbe drasticamente ridotto i costi della produzione cartacea. La rivista "Popular Mechanics" predisse che la canapa sarebbe arrivata ad essere la coltivazione principale in America. In effetti nel 1937 la Legge sulla tassa per la marijuana fu così inaspettata che la stessa rivista che era già andata in stampa con una storia di copertina sulla canapa, la vide pubblicata nel 1938, due mesi dopo che tale legge era andata in vigore.

3. Aspetta un attimo. Ti aspetti che creda che non avrebbero pensato di approvare una legge migliore, una che proibisse la marijuana e lasciasse utilizzabile la canapa commerciale, invece di gettare ogni cosa giù per il tubo di scarico?
C’è di più. La lavorazione chimica della canapa era stata inventata in questo periodo dalla Dupont Chemicals, come parti di un accordo multi milionario con una compagnia di legname e giornali posseduta da William Randolph Hearst. Questo accordo avrebbe dato ad Hearst una fonte di carta molto economica, ed egli sarebbe stato presto conosciuto come il milionario del "giornalismo giallo" (chiamato così perché la nuova carta diventava giallastra dopo qualche tempo).
Hearst sapeva di poter eliminare gli altri giornali dalla concorrenza con questo nuovo metodo. La canapa minacciava questo progetto. Doveva essere impedito, e la tassa del 1937 sulla marijuana fu il modo in cui lo impedirono. Come legge sulla droga questa del 1937 non era un passo determinante - non risolveva granché e molti storici si ritrovarono a chiedersi perché fosse mai stata scritta. Grossi interessi economici si avantaggiarono del clima politico di razzismo e retorica antidroga per fermare il mercato libero dei prodotti della canapa, e_fu così_amico mio_che la canapa divenne illegale.
(Accidenti!)
Per gli Anni Trenta questo accordo costituiva una transazione molto importante; includeva altre compagnie di legname e alcune ferrovie. L’affare della Dupont fu interamente spalleggiato da un banchiere chiamato Andrew Mellon. Non importa che rileggiate le righe precedenti: è lo stesso Andrew Mellon che aveva nominato suo nipote Harry Anslinger capo dell’Ufficio Federale sulle Droghe Pericolose.
La legge sulla marijuana fu approvata in modo alquanto irregolare, e nessuno che avrebbe potuto avere obiezioni in merito ne venne informato. L’Associazione Medica Americana seppe della legge solo due giorni prima della discussione e inviò un rappresentante che si opponesse al bando della cannabis medicinale. Anche un venditore di semi di canapa per uccelli si presentò e se ne lamentò. Ma la legge venne comunque approvata, parzialmente grazie alla testimonianza di Harry J. Anslinger.
Non che gli Americani avrebbero protestato contro la legge, persino se ne avessero saputo l’esistenza molti americani non sapevano che la canapa e la marijuana fossero della stessa famiglia. La parola marijuana, diversa da cannabis era una delle ragioni Nessuno avrebbe associato la perfida pianta proveniente dal Messico con i legacci con cui si legavano le scarpe. E anche, in questo periodo andavano affermandosi le fibre sintetiche, e nessuno era più molto interessato alle fibre naturali.
Inoltre la parola "canapa" era spesso erroneamente confusa con altre fibre naturali, ed in modo particolare con la Juta.
L’ignoranza sulla canapa continua ancora oggi, ma è persino più preoccupante. Durante gli Anni Settanta (La pazzia della sigaretta II) ogni menzione della parola "canapa" fu rimossa dai testi scolastici qui negli Stati Uniti. E tutto questo in barba alla libertà di espressione! Quando Jack Herer, il più apprezzato conferenziere pro-canapa, chiese ad un responsabile dello Smithsonian Institute come mai questa parola era stata eliminata da tutte le loro esposizioni, la risposta che ricevette fu incredibile: "I bambini non hanno bisogno di sapere nulla sulla canapa ormai: Rischia di confonderli".
Jack Herer continuò scoprendo un film girato dal governo degli Stati Uniti, un film di cui non si voleva si sapesse l’esistenza. Il film "Canapa per la Vittoria" mostrava nei dettagli come il governo degli Stati Uniti era riuscita a scavalcare la Legge sulla canapa quando ne avevano avuto bisogno durante lo Sforzo Bellico, e si mise in atto un vasto progetto in Kentucky e in California per coltivare la canapa. (Bravo Jack!).


4) C’è una lezione da imparare da tutto ciò?

Diverse. La prima è che l’odio non paga. È ironico che il razzismo del popolo americano si sia rivoltato contro di esso a tal punto - una specie di giustizia divina, se si vuole. Perché gli americani si erano accecati dalla paura, dall’odio e dall’intolleranza verso razze diverse dalla loro, e lasciarono che un futuro prospero sfuggisse dalle loro dita. Un’altra cosa che questa storia ci insegna è che gli americano devono prendere la Democrazia più seriamente. Se avessero passato più tempo ad informarsi sul mondo che li circondava, avrebbero saputo dove stava veramente il punto della situazione.
Invece lessero i giornali - e guardate dove questo ci ha portati. Infine, ora che abbiamo posto la proibizione della marijuana nel suo contesto storico preciso, possiamo chiaramente vedere che non aveva nulla a che fare con la salute pubblica, o la sicurezza nazionale, o quello che volete. Prima di tutto la marijuana non avrebbe dovuto essere resa illegale. Se tale proibizione non ha a tutt’oggi basi razionali su cui poggiarsi, allora eliminiamola.
Un punto che necessita di essere sottolineato: le leggi approvate in questo paese possono a volte non significare quello che affermano sulla carta. Storicamente, gli Stati Uniti hanno una lunga lista di leggi approvate con motivi reconditi.
In ogni caso, anche se non ci fossero ulteriori motivi, approvare leggi non abbastanza chiare porta ad avere degli abusi delle stesse. La maggior parte delle nostre leggi più dure sulle droghe sono di questo tipo - attivate per combattere i re della droga, ma rinforzate contro chi si drogava occasionalmente e piccoli spacciatori. In effetti, la maggior parte di queste leggi non vengono nemmeno mai usate contro i veri re della droga, e le prime persone ad essere perseguite da questi statuti non sono quelle che i legislatori avevano in mente. Se questo vi sconvolge, dovreste seguire più attentamente quello che succede nella vostra legislatura.