Progetto per la produzione di pannelli conglomerati a base di legno di canapa, leggeri e privi di formaldeide, vari usi.
Progetto agro-industriale per la valorizzazione del canapulo, finalizzato alla produzione di pannelli conglomerati privi di formaldeide di densità 220 Kg/m³, ottenuti simultaneamente con armature laterali per essere impiegati nell'industria del mobile per particolari di forte spessore, nella costruzione di porte per interni massicce e leggere, per l'isolamento termoacustico, o privi di armature laterali per essere impiegati come sottofondo di strati di umus in grado di trattenere l'acqua piovana e restituirla in caso di secco per capillarità a strati erbosi di prati inglesi, campi sportivi ecc.
Il processo di conglomerizzazione comprende un grande risparmio energetico nei confronti dei sistemi di conglomerizzazione che prevedono l'uso di Urea-Formaldeide, e può sostituire tali processi per legno di alberi di latifoglie misto a legno di recupero quando finalmente sarà veramente abolita l'urea-formaldeide.
Il pannello immerso in acqua non si disgrega, aumenta del 10% e ritorna alle dimensioni iniziali quando si secca, può assorbire il 300% di acqua.
Il progetto stava prendendo vita a Calitri (AV) con l'intervento di fondi regionali dormienti del terremoto dell'Irpinia, senonchè è intervenuta l'emergenza immondizie che ha frenato il tutto.
Può essere realizzato in qualsiasi regione a macchia di leopardo per usi e consumi locali in quanto sono previsti il vincolo di 1500 ettari consorziati allo stabilimento per produrre circa 50.000 m³ di pannello, l'idea è quella di concentrare le fasi di lavorazione stigliatura e conglomerizzazione in un unico ente in grado di acquistare l'intera produzione al raccolto pagando non meno di 90€/ton agli agricoltori.
Riferimento:
Max Canti
Via sotto Farneto, 10
Gradara (PU)
e-mail: m.canti@libero.it
Vedi anche gli articoli:
“PROGETTO CANAPALITHOS”
“L'INVENTORE CHE RISCOPRI' LA CANAPA”
“STUDIO PER LA PRODUZIONE DI PANNELLI DI CANAPA”
Decreto 10 ottobre 2008 per la regolamentazione delle emissioni di aldeide formica, che potrebbe rendere la vita più dura ai fabbricanti di pannelli tossici, e quindi favorire i pannelli atossici a base di canapa.
“LA FORMALDEIDE COME OPPORTUNITÀ DI BUSINESS”
“DECRETO 10 OTTOBRE 2008”
Il processo di conglomerizzazione comprende un grande risparmio energetico nei confronti dei sistemi di conglomerizzazione che prevedono l'uso di Urea-Formaldeide, e può sostituire tali processi per legno di alberi di latifoglie misto a legno di recupero quando finalmente sarà veramente abolita l'urea-formaldeide.
Il pannello immerso in acqua non si disgrega, aumenta del 10% e ritorna alle dimensioni iniziali quando si secca, può assorbire il 300% di acqua.
Il progetto stava prendendo vita a Calitri (AV) con l'intervento di fondi regionali dormienti del terremoto dell'Irpinia, senonchè è intervenuta l'emergenza immondizie che ha frenato il tutto.
Può essere realizzato in qualsiasi regione a macchia di leopardo per usi e consumi locali in quanto sono previsti il vincolo di 1500 ettari consorziati allo stabilimento per produrre circa 50.000 m³ di pannello, l'idea è quella di concentrare le fasi di lavorazione stigliatura e conglomerizzazione in un unico ente in grado di acquistare l'intera produzione al raccolto pagando non meno di 90€/ton agli agricoltori.
Riferimento:
Max Canti
Via sotto Farneto, 10
Gradara (PU)
e-mail: m.canti@libero.it
Vedi anche gli articoli:
“PROGETTO CANAPALITHOS”
“L'INVENTORE CHE RISCOPRI' LA CANAPA”
“STUDIO PER LA PRODUZIONE DI PANNELLI DI CANAPA”
Decreto 10 ottobre 2008 per la regolamentazione delle emissioni di aldeide formica, che potrebbe rendere la vita più dura ai fabbricanti di pannelli tossici, e quindi favorire i pannelli atossici a base di canapa.
“LA FORMALDEIDE COME OPPORTUNITÀ DI BUSINESS”
“DECRETO 10 OTTOBRE 2008”